CCNL Acconciatura ed estetica: siglato il rinnovo del contratto

Previsti incrementi economici pari a 183,00 euro al 3° livello, da riparametrare per gli altri livelli, ed Una Tantum pari a 80,00 euro 

Al termine di una lunga trattativa è stata siglata tra i sindacati di categoria Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil, e le associazioni datoriali Confartigianato Benessere-Acconciatori, Cna Unione Benessere e sanità, Casartigiani e Claai, l’ipotesi di accordo del CCNL Acconciatura ed Estetica, Tatuaggio, Piercing, Tricologia Non Curativa, Centri Benessere, scaduto il 31 dicembre 2022. L’intesa, applicata agli oltre 140mila lavoratrici e lavoratori dipendenti delle 60mila aziende del settore, decorre dal 1° gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2026. 
Dal punto di vista economico, è previsto un aumento contrattuale a regime di 183,00 euro al 3° livello, da riparametrare per gli altri livelli, suddiviso in 4 tranches:
– 70,00 euro, con la retribuzione di maggio 2024;
– 50,00 euro, con la retribuzione di gennaio 2025;

– 43,00 euro, con la retribuzione di gennaio 2026;
– 20,00 euro, con la retribuzione di ottobre 2026.
A copertura del periodo di carenza contrattuale verrà invece corrisposto un importo forfetario a titolo di Una Tantum di 80,00 euro, erogato in due soluzioni:
– 40,00 euro con la retribuzione di giugno 2024;
– 40,00 euro con la retribuzione di luglio 2024.
Dal punto di vista della classificazione del personale l’articolato ha recepito le figure professionali connesse alle nuove professionalità operative nel mercato di riferimento, valorizzando le competenze e le professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori, per contrastare il lavoro irregolare e dare maggiori opportunità lavorative nel settore. In particolare, viene definita per la prima volta il quadro di figure professionali della toelettatura per animali, settore già da tempo ricompreso nella sfera di applicazione. Prevista inoltre anche l’istituzione di una Commissione Paritetica volta ad analizzare ulteriori profili professionali per tutti i settori disciplinati dal nuovo sistema di classificazione.
Sul mercato del lavoro l’accordo è intervenuto sulla disciplina dei contratti a termine, con la previsione di un’unica causale per il ricorso all’istituto, e sulla disciplina dell’apprendistato professionalizzante, con l’inserimento dei percorsi specifici di apprendimento e l’incremento del trattamento economico applicato a far data dal 1° ottobre 2024, che passa al 70% della retribuzione tabellare nel primo anno di apprendistato.
In tema di preavviso sono stati invece ridefiniti i termini; 20 giorni lavorativi per il 1°, 2° e il 3° livello e 15 giorni per il 4° livello. E’ stato infine riformulato l’articolato sui congedi per le donne vittime di violenza di genere, con la previsione di ulteriori 3 mesi di aspettativa oltre ai 90 giorni previsti dalla legge, di cui 2 retribuiti con una indennità economica erogata dall’azienda. 
Per i Sindacati la sottoscrizione dell’accordo rappresenta un risultato importante ottenuto dopo un negoziato articolato e complesso, sostenuto anche attraverso la mobilitazione.